Pokémon Go colpisce ancora. Sembra essere una fake news e invece non è così. In questi tempi di Coronavirus purtroppo la gente inventa scuse per poter “evadere” da casa, ma un giovane ragazzo della provincia di Como è stato bloccato dalle forze dell’ordine dei Carabinieri per un controllo sulla quarantena, il quale prontamente ha risposto mostrando il proprio cellulare con l’applicazione attiva di Pokèmon Go. Quindi se ve lo state chiedendo, no, la caccia ai Pokémon non è una motivazione valida per uscire dalla quarantena del Coronavirus.
Per lo sfortunato allenatore di Pokémon è scattata la denuncia in base all’articolo 650 del Codice Penale, il che prevede un’ammenda fino a 206 euro e l’arresto fino a 3 mesi in caso di non osservanza del provvedimento.
Ad oggi l’applicazione di Pokèmon Go, ancora in voga tra molti appassionati, si è recentemente aggiornata dando la possibilità ai giocatori di poter giocare anche da casa vista la restrizione di quarantena per il Covid-19.