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Il mito di Go Nagai continua ad essere ben presente nella produzione di gokin giapponesi, ed in particolare la linea Soul of Chogokin di Bandai è sempre più ricca di modelli a lui ispirati.
Questa volta è il turno del Mazinkaiser SKL, tratto dall’omonima serie OAV del 2011.
Già in passato Bandai ci aveva proposto lo stesso soggetto nella linea dei cugini minori Super Robot Chogokin, super articolati ma ben più ridotti nelle dimensioni, e per l’occasione avevamo già avuto modo di recensirlo, nella sua versione Renewall.
Il prodotto attuale, codificato come GX-102, si impone egregiamente tra i fratelli della linea maggiore Soul of chogokin.
La confezione ricalca lo stile dei SOC più recenti: il cartone esterno è più rigido del solito e il robot è ben protetto dal polistirolo e da un coperchio di plastica trasparente; lo stand espositivo e tutti gli accessori sono alloggiati in due blister separati.
Il robot ha una notevole statura ed appare leggermente più alto del GX-75 Mazinkaiser. Il metallo presente nel petto, nel bacino e negli stinchi lo rende particolarmente pesante.
La robustezza degli snodi, tutti ad attrito, aumentano la sensazione di imponenza del modello, e anche nelle pose più audaci il modello avrà un’ottima stabilità.
La verniciatura, composta per lo più di tonalità di grigio, alterna parti scure lucide e parti più chiare satinate, e non presenta difetti di alcun tipo. Anche i dettagli più piccoli dei due volti intercambiabili (uno standard e uno che mostra un inquietante occhio rosso sangue) appaiono paraticamente perfetti.
La posabilità è molto ampia, grazie al design originale che permette di utilizzare degli snodi a sfera sulle anche e sulle spalle, permettendo così grandi escursioni degli arti in tutte le direzioni.
Il parco accessori è abbastanza minimalista ma comprende diverse paia di mani, le armi viste nalla serie e il mantello. Proprio le mani intercambiabili rappresentano forse il difetto più importante di questo modello: il sistema di aggancio, infatti, ha una progettazione del tutto innovativa all’interno della linea Soul of Chogokin, ma non ci è parsa particolarmente efficace, per via della eccessiva resistenza degli innesti: in pratica è stata realizata una sfera che si aggancia con il classico perno sull’avambraccio, mentre dal lato della mano un perno quasi rettangolare si infila all’interno delle mani; alcune di queste, nella nostra copia, non si riescono ad agganciare per via della eccessiva resistenza tra il perno e il foro di entrata; altre, invece, dopo essersi agganciate, diventano quasi impossibili da staccare.
La pettorina, come nell’anime, altro non è che l’unione di una coppia di pistole che il Mazinkaiser può scatenare contro i nemici; una versione non sganciabile replica invece una grande alabarda. Notevole il teschio che si aggancia al centro della pettorina stessa, realizzato in metallo.
La grande spada, arma caratteristica del robot, è ben dettagliata e gli aculei posti su uno dei due lati sono particolarmente affilati; in generale tutte le parti appuntite di questo modello sono molto affilate, e bisogna maneggiarle con cura per non rischiare di bucarsi le dita!
L’mpugnatura della spada può essere allungata, ed un curioso quanto delicato sistema a vite ne blocca la posizione.
Lo spadone si aggancia alla schiena del Mazinkaiser su un perno a scomparsa, soluzione anche questa innovativa ma, almeno in questo modello, non proprio curatissima esteticamente, dato che, anche se richiuso, lo stesso appare troppo diverso rispetto al resto della schiena, sia per forma che per verniciatura, oltre che per materiale.
Il mantello, che presenta alcuni snodi per poter replicare il movimento delle pose dinamiche, si adagia facilmente sulle spalle del Mazinkaiser, ma è necessario sganciare la testa, operazione piuttosto pericolosa, vista la delicatezza dei dettagli.
Il teschio che si aggancia alla testa è riprodotto nelle due versioni con ali aperte e con ali richiuse.
Infine il volto intercambiabile si smonta con estrema facilità, ma anche in questo caso è meglio smontare del tutta la testa prima di procedere.
In conclusione questo Bandai Soul of Chogokin GX-102 Mazinkaiser SKL ci offre una riproduzione convincente e cattiva al punto giusto di quanto visto nella serie OAV, ma, seppur accennando ad alcune piccole ed interessanti innovazioni tecniche, non spicca sul lato progettazione; inoltre, vista la stazza e la qualità estetica del modello, forse un mantello in stoffa avrebbe avuto una resa migliore. Per veri appassionati.
Nome: GX-102 Mazinkaiser SKL – Soul of Chogokin
Produzione: Bandai
Scala: non in scala
Anno di pubblicazione: 2022
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 22.000 yen
Pro:
– tamarro, come l’originale;
– solido e stabile;
– vernici e dettagli perfetti;
– ottima posabilità;Contro:
– perno sulla schiena discutibile
– sistema di agganciamento delle mani da rivedere
Estetica: 8
Posabilità/Articolazioni: 9
Accessori: 7
Voto Finale: 7.5/10