Lo scorso 8 Ottobre arriva sugli scaffali degli store nipponici l’attesissima Kobato Hasegawa, deliziosa realizzazione in scala 1/8 prodotta da Kotobukiya e ispirata al titolo di successo “Boku wa Tomodachi ga Sukunai NEXT”:
Confezionata all’interno di un elegante box con dimensioni pari a 24 x 18 x 14 cm, la bionda ragazzina arriva ben protetta nel blister che ospita lei, l’inseparabile coniglietto di peluches e la raffinata sedia già fissata alla base, che funge da supporto alla statica. Kobato è la terza pubblicazione di Kotobukiya ispirata a questo titolo, preceduta da Sena Kashiwazaki e Yozora Mikazuki, entrambe già recensite su itakon.it:
Una volta completate le semplici operazioni di assemblaggio, illustrate di seguito, la fanciulla è pronta per essere esposta, e ammirata da ogni angolazione grazie all’egregia riproduzione dell’illustrazione originale di Buriki, dalla quale è tratta:
Sapientemente scolpita da Shou Kojima, autore di numerose produzioni di Kotobukiya ispirate all’universo di Neon Genesis Evangelion, la serie Shining (tra cui Altina Mel Sylphis) o K-On!, la deliziosa Kobato gode di una lavorazione di notevole qualità, ben messa in evidenza dalla produzione attenta e precisa della ditta.
I capelli sono realizzati in materiale semi-trasparente, come da tradizione per le pubblicazioni più recenti di Kotobukiya, donando luminosità alla chioma, ben modellata e intarsiata in modo da riprodurre accuratamente l’illustrazione originale.
L’abbigliamento gode di un buon livello di dettaglio, che tra lacci, cuciture sui fianchi, merletti e pieghe della gonna soddisfa più che abbondantemente, trasmettendo un bell’effetto dinamico dato anche dall’inclinazione della scena riprodotta.
I reggicalze e le giarrettiere, ben visibili grazie alla posa, donano alla ragazza un sapore gotico molto forte, che affiancato allo stile delle calzature e alla tipica cuffia da maid, completano uno splendido quadro elegante e sensuale al tempo stesso:
La decorazione di Kobato è globalmente più che convincente, e trova nella finitura della chioma la sua punta di diamante. Nonostante la scelta di utilizzare materiale semi-trasparente, la colorazione risulta essere densa e compatta, con un effetto perlato molto luminoso e capace di donare un sapore molto particolare al tutto.
Le ciocche più sottili, quasi completamente trasparenti, ben si accostano a questa scelta, che nel complesso è più che apprezzabile.
Il volto della ragazzina è ben riprodotto, e gli occhi godono di una finitura semi-opaca che riflette meno luce del solito, ovviando al tipico e fastidioso problema delle decals lucide.
Anche la pelle, satinata al punto giusto, è molto convincente, e a prima vista l’effetto si accosta molto a quello tipicamente presente sulle statiche realizzate in polystone (come, per esempio, l’Asuka di Amie-Grand).
L’abito, di colore scuro e satinato, gode di una finitura che non mette in difficoltà Kotobukiya, solitamente poco capace di gestire questo genere di tonalità. Le pieghe e tutti i dettagli, tra cui bretelline e cuciture, sono ben rifinite e mettono in risalto l’egregia scultura, sbocciando in un effetto finale molto elegante e fedele alle foto ufficiali.
Stessa cosa vale anche per le calze, che trasmettono in modo più che apprezzabile l’effetto del materiale reale.
Infine, molto apprezzabili i dettagli degli elementi più piccoli, che si tratti della finitura lucida di giarrettiere o scarpe, o delle piccole ma importanti sfumature dei fiocchetti che tengono legate le caratteristiche twintails della ragazzina:
Kobato Hasegawa necessita di due piccole fasi di assemblaggio per poter essere esposta; la prima consiste nel fissaggio della statica alla base, costituita dalla bella sedia che sorregge la ragazzina.
Realizzata in ABS intarsiato egregiamente, con tanto di rimarcatura degli elementi decorativi dell’elegante accessorio, la seduta è arricchita da del vellutino rosso, che differisce dall’effetto pelle mostrato nelle foto ufficiali. Tale cambio di programma ha indubbiamente un valore aggiunto, che viene accolto a pieni voti.
Grazie a due perni in metallo, basterà far coincidere i relativi fori posti sulle ginocchia di Kobato per fissare saldamente la figure. Poichè entrambe le parti sono particolarmente delicate, si consiglia di tenere la sedia da sotto (come nel foglio illustrativo allegato), e di far divaricare un po’ le gambe (senza forzare troppo) poichè i perni potrebbero non coincidere perfettamente come distanza rispetto ai rispettivi alloggiamenti:
La seconda parte dell’assemblaggio consiste nel posizionamento del peluches della fanciulla, che dovrà essere fissato al braccio destro mediante un singolo perno, anch’esso in metallo, facendo bene attenzione a far coincidere le zampe del coniglietto alle immagini presenti sul box:
Come da tradizione, il retrogusto sensuale ha sempre la sua notevole importanza, e la piccola Kobato non ne è di certo esente. Grazie alla posa, è possibile ammirare la lavorazione dei reggicalze e delle giarrettiere, nonchè il bacino e relativo intimo, apprezzando l’attenta lavorazione della ditta fino all’ultimo dettaglio.
Ovviamente tutto ciò non disturba minimamente, anzi si sposa perfettamente con lo stile gothic dell’abbigliamento, e la posa della figure smorza il tutto donando complessivamente alla scena un sapore delicato e fanciullesco:
In conclusione Kobato Hasegawa da “Boku wa Tomodachi ga Sukunai NEXT” di Kotobukiya è un prodotto di pregevole fattura, che convince sotto ogni punto di vista grazie alla fedeltà col prototipo mostrato nelle foto ufficiali, la qualità di lavorazione e l’attenta scultura e decorazione della figure.
La finitura della chioma, l’attenta riproduzione dell’abito e, soprattutto, la somiglianza col personaggio originale, sono tutti elementi che hanno contribuito più che positivamente al risultato finale, che lascia poco spazio all’insoddisfazione, e fornendo una valida alternativa a chi non ha potuto acquistare la deliziosa versione di Max Factory.
Lode inoltre alla base, ben studiata e realizzata, che dona eleganza e raffinatezza al tutto.
Volendo trovare l’immancabile difetto, si potrebbe contestare la scelta della ditta di usare il perno in metallo anche per il peluches, poichè un elemento magnetico posto nell’arto e nell’accessorio avrebbe potuto far ottenere lo stesso risultato senza costringere all’esposizione solo col piccolo coniglietto.
Per tutto il resto, gli appassionati di “Haganai” e tutti coloro che hanno acquistato la piccola Kobato anche solo per la semplice bellezza della statica non avranno sicuramente di che lamentarsi.
Nome: Kobato Hasegawa
Produzione: Kotobukiya (Japan)
Scala: 1/8
Anno di pubblicazione: 2013 (Ottobre)
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 8400 Yen
Pro:
– fedeltà col prototipo presentato in fase di preordine;
– finitura della chioma molto convincente;
– somiglianza col personaggio originale.Contro:
– poche polveri di lavorazione e pelucchi del vellutino, tutti rimovibili facilmente con aria compressa o pennello a setole morbide.
Voto Finale: 9/10