Torniamo oggi a parlare di mattoncini LEGO® e lo facciamo con una nuova intervista a un noto appassionato italiano: Angelo Favretti.

Angelo è un builder noto da tempo anche a noi di Itakon.it, il 4 Novembre 2017 pubblicammo infatti un primo articolo dedicato al suo splendido Cottage di montagna composto da più di 25,000 mattoncini. Seguì poi a distanza di quasi un anno l’articolo dedicato a quella che lui ha chiamato Virgilio, un astronave spaziale da 14,000 mattoncini che ci ha letteralmente lasciato a bocca aperta per la quantità di dettagli che essa presentava. Se vi siete persi queste due opere, vi consigliamo caldamente di darci un’occhiata.

Vediamo ad oggi dunque, per presentarvi una delle ultime fatica di Angelo: l’astronave Dante.

Abbiamo chiesto ad Angelo di raccontarci di più su questo minuzioso progetto (è presente persino una targhetta in stile UCS) e della sua storia, ecco cosa ci ha risposto:

R: “Tutto nacque dall’idea di voler creare qualcosa che continuasse quanto fatto con il progetto Virgilio. Essa è una nave esplorativa e pensata per le colonizzazioni, così ne ho voluta preparare una per lo studio dei fenomeni cosmici.
In pratica, prima di passare alle “navi da guerra”, ho pensato prima allo studio scientifico ed alla diffusione di un popolo”.

Angelo, cosa dovrebbe esplorare questa nave?:

R: “Dante esplora le zone apparentemente più critiche, pericolose ed estreme del Cosmo: le singolarità. Nel mio immaginario, le singolarità, le ho ideologicamente paragonate ad un inferno… quindi, se la Virgilio accompagna nel viaggio, la Dante si cala nelle zone infernali dell’Universo, per poterle visitare, esplorare, studiare e comprendere”.

D: E dal punto di vista del concept e del design cosa ci dici?:

R: “Dante, in base a quanto detto poc’anzi, non necessita di nulla di esteticamente rilevante. Ho voluto quindi tentare di proporre una struttura “grezza”, quasi disarticolata, per nulla curata nel dettaglio estetico ma funzionale allo scopo.
Da qui la scelta di creare un bozzolo dimensionale, che io chiamo nocciolo,  che grazie alla generazione di un campo gravitazionale controllato e, sfruttando alcune teorie delle superstringhe (ancora non confermate, certamente, ma molto utili per far volare la fantasia), consentirebbe di aprire passaggi multidimensionali senza far subire, a chi li attraversa, le conseguenze di tali passaggi applicate alla fisica tridimensionale”.

D: Quindi l’astronave non è dotata di armamentario?:

R: “Esatto, la nave non ha sistemi di attacco o difesa, in quanto il generatore di bozzolo è in grado di dislocarla istantaneamente e quindi di spostarla su piani di esistenza diversi da quello di un eventuale attacco, qualunque esso sia”.

D: Dante l’hai costruita con il buon vecchio metodo del monta e smonta oppure l’hai prima progettata su carta o tramite l’utilizzo di un software dedicato?:

R: “Non ho fatto progetti completi via software come ad esempio LDD o in qualsiasi altro CAD. Seppur il primo approccio fu quello, non mi ha soddisfatto questo tipo di procedimento per via delle troppe limitazioni nei movimenti e delle imprecisioni tra gli incastri virtuali e quelli reali, soprattutto con le strutture “a sfera” con in questo caso.
Abbandonato quindi il progetto digitale, ho dapprima continuato gli schizzi su carta che avevo sin dall’inizio e, in seguito, ho proceduto solo con il tentativo diretto, fisico, sui pezzi. Uno dopo l’altro, cambiano almeno 4 volte l’intera struttura, sia per le sezioni portanti che per le sovrastrutture.

D: Una volta completata, che misure riporta Dante e quanto tempo hai impiegato complessivamente per l’intero progetto?:

R: “A conti fatti la nave ha dimensioni piuttosto contenute: è lunga circa 65 cm, larga circa 28 cm ed alta circa 50 cm (compreso il piede d’appoggio). Nono ho mai avuto occasionare di pesarla ma posso quantificare il numero di mattoncini utilizzati: circa 4800.
L’idea generale ha richiesto circa un mese di tempo mentre la costruzione vera e propria è stata completata in circa 3 mesi”.

Di seguito pubblichiamo una sorta di scheda tecnica che Angelo ha prodotto per la sua Dante.

Concludiamo lasciandovi alla visione del video, che trovate nella parte superiore di questa pagina, dove potrete apprezzare l’opera nella sua interezza. Di seguito troverete inoltre una serie di “concept-art” realizzati da Angelo, che ringraziamo per aver condiviso con noi e con tutti voi la sua opera.

Se il mondo delle MOC vi piace e siete curiosi di vedere nuove proposte da parte degli appassionati continuate a seguirci su queste pagine, non ve ne pentirete!