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E’ servito un pò di tempo, e soprattutto una discreta quantità di moneta, ma finalmete Bandai ha completato il set Grendizer con l’ultima delle uscite appartenente alla linea Dynamic Classic Soul of Chogokin: si tratta del GX-76X2, in cui troviamo i Drill & Marin Spazer Set (Trivella Spaziale e Delfino Spaziale nell’edizione della serie italiana andata in onda nel 1978). Il Set, complementare al GX-76 e al GX-76X, comprende i due mezzi e gli accessori per comporre nella sua interezza il maestoso ed imponete stand espositivo.
Abbiamo ricevuto la nostra copia in nun comodo brown box che protegge la solita sontuosa confezione della linea D.C. dalle eleganti tinte rosse e nere; illustrazioni e foto dei modelli arricchiscono abbondantemente tutte le facciate.
Due blister ospitano le navicelle e tutti gli accessori. Ancora una volta il libretto illustrato ci propone delle magnifiche tavole da collezione.
Pur essendo incluse nella serie Soul of Chogokin, tutte le parti delle navicelle sono realizzate interamente in plastica, così come avvenuto nel precedente GX-76X Spazer Set, con il pretesto di essere appunto “accessori” del GX-76 Grendizer.
La realizzazione generale risulta davvero impeccabile, sia nel dettaglio che nelle verniciature del tutto prive di sbavature e dalle tonalità incredibilmente fedeli alla controparte animata. Qualche imprecisione l’abbiamo riscontrata sulle parti interne delle protuberanze anteriori del Drill Spazer, dove appaiono fin troppo evidenti dei grossi segni di sprue, e, sullo stesso mezzo, qualche eccesso di plastica nello stampo tra le èarti più sottili nella coda. Tutto il resto ci è parso praticamente perfetto per quel che riguarda l’aspetto estetico di entrambe le navicelle.
Molto interessante la possibilità di agganciarle entrambe ad uno stage act (non incluso nella confezione), grazie alla compatibilità dei fori.
Il Marin Spazer ha le ali rettrattili. così come il Drill Spazer puà estendere leggermente i cingoli; quest’ultimo include delle trivelle opzionali che permettono di simulare la rotazione proprio ai cingoli.
Abbiamo attribuito invece la scelta di Bandai di realizzare proprio i cingoli in plastica e senza alcuna mobilità, all’esperienza precedente in cui la gomma si è letteralmente disintegrata nel tempo (vedi il GX-06 Getter Robot o altri modelli di altre marche che hanno subito lo stesso destino).
L’agganciamento del Marin Spazer è particolarmente semplice, poichè bisogna semplicemente infilare il perno posto sulla parte inferiore nell’apposito vano presente sulla schiena del Grendizer. La precisione delle forme e la perfezione con cui le figure si incastrano è una gioia per gli occhi: il Grendizer sembra volare via direttamente dal tubo catodico degli anni ’70, grazie alla precisione del progetto e della realizzazione tecnica di elevata fattura. La fotografia sembra non rendere giustizia a questa combinazione che dal vivo appare davvero impressionante, grazie all’armonia delle forme e alla precisione degli incastri.
Ben più complesso l’agganciamento del Drill Spazer al robot, che richiede alcuni passaggi, anche particolarmente delicati, per far si che tutti gli incastri avvengano nel modo giusto: in pratica bisogna allargare prima le estremità frontali del mezzo, farlo “indossare” al robot adagiandolo dall’alto e, cosa decisamente laboriosa, far coincidere i giunti dei gomiti ai fori appositi del Drill Spazer, così che ci si possano agganciare le trivelle; una volta completato l’allineamento bisogna piegare la testa all’indietro e chiudere le estremità, facendo molta attenzione agli incastri estremamente precisi ma delicati delle parti superiori del mezzo. La sottigliezza delle plastiche e l’apparente delicatezza delle vernici rendono questa operazione particolarmente delicata. Anche quì però il risultato finale è simile a quello del Marin Spazer, poichè ancora una volta il risultato estetico è assolutamente perfetto.
Come detto in precedenza il set include le parti necessarie al completamento dello stand espositivo che permette di esporre l’intero Grendizer Set al completo. Serviranno entrambi gli stand inclusi nelle confezioni del GX-76 e del GX-76X per assemblare tutte le parti.
L’insieme è, ripetiamo, maestoso e imponente, anche per via delle dimensioni ragguardevoli: ci troviamo una belva di 39X34 cm, per un’altezza di 21 cm.
Nel complesso il Bandai Dynamic Classic Soul of Chogokin GX-76X2 rappresenta in maniera eccellente quanto abbiamo apprezzato nella serie TV, anche se i materiali plastici, a tratti particolarmente sottili, rendono fin troppo delicato il prodotto, in particolare il Drill Spazer. Il confronto con il predecessore GX-04S, che in una unica soluzione comprendeva tutto il Set completo (Grendizer, Spazer, Double Spazer, TFO, Marin&Drill Spazer) diventa inevitabile: a cominciare dal prezzo, decisamente inferiore quello del GX-04S che all’epoca si portava a casa con 160-170 euro circa, mentre il nuovo set richiede circa 360 euro per essere completato; i materiali utilizzati nel GX-04S vedevano una grande quantità di Diecast anche nei vari mezzi che risultavano tra l’altro decisamente meno delicati; il GX-76 vince però sul lato estetico senza alcun dubbio e di gran lunga, e possiamo affermare che al momento si tratta sicuramente del miglior set attualmente in circolazione, esteticamente parlando, appunto.
Nome: GX-76X2 Marin Spazer & Drill Spazer – Soul of Chogokin Dynamic Classic
Produzione: Bandai
Scala: non in scala
Anno di pubblicazione: 2018
Tiratura: Standard
Prezzo di listino: 11.880 yen
Pro:
– fedeltà assoluta;;
– verniciature perfette nella posa e nelle tinte;
– ben più grandi e proporzionati di quelli del vecchio GX-04S;
– incastri spettacolarmente perfetti;Contro:
– sola plastica;
– alcuni segni di sprue e stampi imperfetti nelle parti più sottili
Voto Finale: 9/10